Dermatologia: nevi o melanoma?
I nevi, comunemente definiti nei, sono delle lesioni cutanee benigne che possono esser presenti alla nascita (nevi congeniti) ma più frequentemente compaiono nel corso della vita (nevi acquisiti). Si presentano come macule scure, pigmentate, di forma e dimensioni variabili, che possono localizzarsi in qualsiasi distretto corporeo. I nevi sono costituiti da aggregati di cellule definite melanociti. I melanociti sono le cellule che producono melanina, la sostanza che contribuisce al “colore” della nostra pelle e che è responsabile del fenomeno della abbronzatura.
Ognuno di noi può avere uno o più nei, a seconda della predisposizione genetica, del fototipo e di alcuni fattori ambientali come ad esempio le esposizioni prolungate, ripetute ed eccessive ai raggi UV.
Per definizione i nevi sono lesioni benigne che subiscono nel corso della vita delle fisiologiche variazioni. Frequentemente però le modificazioni dei nevi possono esser tali da indurre la trasformazione in melanoma.
Il melanoma
Il melanoma è un tumore maligno che si origina dai melanociti della cute e delle mucose, seppur rari, si riscontrano anche melanomi a livello degli organi interni.
Il melanoma può presentarsi come una macchia o una escrescenza asimmetrica, dai bordi irregolari, di colore variabile, per lo più scuro, marrone nerastro, con la tendenza ad accrescersi nel tempo. Il melanoma colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 30 ed i 60 anni. In Italia la stima dei melanomi si aggira attorno a 7.000 casi l’anno.
Il melanoma cutaneo ha un’evoluzione variabile nel tempo, può rimanere confinato agli strati cutanei superficiali con tendenza alla crescita superficiale. In questo caso se prontamente diagnosticato la prognosi è generalmente buona, con buone possibilità di guarigione.
Se il melanoma presenta una tendenza alla crescita verticale, verso gli strati più profondi perché ha avuto molto tempo di accrescersi o per caratteristiche biologiche del melanoma stesso (melanoma nodulare) il rischio di vita per il paziente risulta essere molto elevato. Il melanoma avanzato risponde male, in maniera poco soddisfacente anche ai più moderni trattamenti chemioterapici.
Individuare il melanoma quanto più precocemente possibile rappresenta quindi la principale arma per tentare di ridurne la mortalità. Alcuni fattori sembrano predisporre ad un aumentato rischio di melanoma. Tra i più importanti la non corretta ed eccessiva esposizione al sole e il numero dei nevi.
La prevenzione
Da quanto detto risulta evidente come la prevenzione sia la principale forma di “terapia” del Melanoma. Per attuare una corretta prevenzione è importante ridurre i fattori di rischio, come le esposizioni solari non corrette. È necessario esporsi al sole in maniera graduale; non farlo nelle ore centrali della giornata (dalle 11 alle 15), utilizzare crema protettive solari, fotoprotettori. La diagnosi precoce consiste in una visita clinica e la dermatoscopia, un esame strumentale non invasivo. La visita clinica è necessaria per la valutazione della eventuale familiarità per tumori della cute, per la valutazione fototipo del numero e della tipologia dei nevi presenti. Ognuno di noi periodicamente deve sottoporsi a questa valutazione. In ausilio alla visita clinica, il dermatologo provvederà alla valutazione dermatoscopica di tutti i nevi presenti.
La dermatoscopia è un esame semplice ed indolore, che utilizza un microscopio a epiluminescenza, che consente di apprezzare in maniera accurata le caratteristiche strutturali dei nevi tanto da poterne cogliere le più piccole variazione rispetto alla norma. Attraverso il dermatoscopio digitale è possibile memorizzare le immagini dei singoli nevi (videodermatoscopia) in modo da poterle confrontare nel tempo, osservandone l’evoluzione e scoprire eventualmente e precocemente una evoluzione verso la malignità. Visita clinica e dermatoscopia devono essere ripetuti generalmente con cadenza annuale. I controlli annuali possono essere modificati in relazione alla storia clinica personale, alla familiarità e alla tipologia di nevi da seguire.
Inoltre è importante l’autoispezione: periodicamente ognuno di noi deve ispezionare i propri nevi. Bisogna porre attenzione a qualsiasi modificazione di forma, dimensione, colore che possano sopraggiungere. Importante anche porre attenzione a qualsiasi insorta recentemente.
Può aiutare nella autoispezione la regola dell’ABCDE:
A. Asimmetria: i nevi generalmente sono tondeggianti e simmetrici, i melanomi asimmetrici e irregolari.
B. Nel nevo i bordi sono regolari e netti, sfumati irregolari nel melanoma.
C. Il colore dei nevi è generalmente omogeneo uniforme, nel melanoma è disomogeneo, policromo.
D. Le dimensioni sopra i 6mm in passato venivano considerate a rischio; utilizzo della deratoscopia oggi permette la diagnosi anche di Melanomi di pochi mm.
E. Qualsiasi evoluzione dei parametri menzionati, soprattutto se si manifesta in tempi brevi deve essere un campanello di allarme.
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