L’importanza di prendersi cura del cuore
Il 29 settembre si celebra, come ogni anno, la Giornata Mondiale del Cuore. La Giornata Mondiale del Cuore 2021 è una campagna mondiale di informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
In Italia, le malattie del sistema cardiocircolatorio -infarti, ictus, ischemie- sono la prima causa di morte. Proprio per questo, insieme al Professor Antonio Rebuzzi, responsabile del Centro Cuore della Mater Dei, abbiamo affrontato il tema della prevenzione per la salute del cuore.
Una corretta prevenzione aiuta a prevenire le malattie del sistema cardiocircolatorio?
«Non solo in Italia, ma in tutti i Paesi Occidentali le malattie cardiovascolari sono la prima causa di mortalità. La prevenzione è importantissima e la si può fare riducendo i fattori di rischio. Una corretta alimentazione, l’esercizio fisico, il controllo degli esami per il colesterolo o della glicemia possono essere sicuramente utili per prevenire o per cercare di prevenire le malattie cardiovascolari. Poi ci sono delle cause delle malattie cardiovascolari che non possiamo prevenire, per esempio l’ereditarietà: i genitori non ce li scegliamo e se hanno dei problemi come il diabete o l’ipertensione, purtroppo non possiamo prevenirlo».
Quali sono i fattori di rischio cardiovascolare?
«Possiamo dividere i fattori di rischio cardiovascolare in modificabili e non modificabili. Per modificabili si intendono quei fattori che possiamo scegliere e prevenire come il fumo, il colesterolo, diabete o una dieta ricca di grassi. Mentre non modificabili sono quei fattori di rischio che non possiamo prevedere come l’ereditarietà. Però possiamo sicuramente condurre uno stile di vita ottimale dal punto di vista cardiovascolare: praticare sport senza eccessi, una sana alimentazione, una vita tranquilla e dormire bene, rappresentano un’ottima prevenzione cardiovascolare».
Gli attacchi cardiaci sono sempre evidenti?
«Per la maggior parte dei casi gli attacchi cardiaci sono evidenti e si manifestano con un dolore retrosternale, a volte irradiato al collo o al braccio sinistro. Ma ci sono alcune categorie di attacchi che sono asintomatici. Si può avere una sofferenza del cuore senza che ci sia veramente il dolore. Questo avviene quando ci sono dei danni neurologici, per esempio nei soggetti diabetici si può avere una sofferenza cardiaca senza dolore. Poi ci sono attacchi cardiaci che noi scopriamo in soggetti sani soltanto facendo determinate analisi come l’ECG di Holter cioè una monitorizzazione dell’ECG per 24 ore».
Prevenzione primaria e secondaria, di cosa parliamo?
«La prevenzione primaria è la prevenzione che noi facciamo in soggetti che non hanno mai avuto problemi cardiaci, per prevenire appunto primariamente che avvengano dei problemi al cuore. La prevenzione secondaria invece è quella che facciamo in soggetti che hanno già avuto un danno cardiaco, ad esempio se un paziente ha già avuto un infarto deve attuare comportamenti, dieta e terapia adeguate per far sì ce non gli venga un altro infarto. È questa la prevenzione secondaria».
Prendersi cura dei nostri cuori in questo momento è più importante che mai. Prenota una visita cardiologica contattando il Centro Cuore Mater Dei al numero 06 83 80 3