Ostetrica, una compagna di viaggio per ogni donna
Ogni ostetrica prende per mano la mamma sin dall’inizio della gravidanza e l’accompagna fino al parto. ma è un rapporto che non si interrompe mai del tutto.
La maternità è come un viaggio, a volte più avventuroso altre meno. Ci sono giorni sì e giorni no, non mancano le incognite, le sorprese e le scoperte. Se per ogni donna la meta è chiara, il tragitto da compiere un po’ meno. E come in ogni viaggio se si fa in compagnia e con guide esperte allora sì che le ansie si riducono e l’avventura diventa più piacevole. E chi più dell’ostetrica può essere considerata “il compagno di viaggio ideale” di una donna in gravidanza? Insieme al ginecologo, ovviamente, ma è indubbio che l’ostetrica – uomo o donna non importa – prende per mano la donna durante la gravidanza e non la lascia più, nemmeno quando il bambino è grande. Ne abbiamo parlato con Claudia Spagnolo, capo ostetrica al Mater Dei General Hospital.
Perché l’ostetrica si può considerare una figura fondamentale non solo durante il parto ma anche prima e dopo?
Mi piace ricordare una cosa che ha detto Papa Francesco, nel passato le donne che aiutavano le donne a far nascere i bambini erano chiamate comadri. Ed è la verità perché ogni bambino che nasce è anche un po’ figlio nostro. Ma soprattutto ogni donna che partorisce è una nostra sorella, amica, compagna. Perché il ruolo dell’ostetrica è proprio quello di essere confidente, sostegno, guida e fare in modo che ogni donna sia protagonista della sua gravidanza e che la viva al meglio, non solo dal punto di vista fisico ovviamente ma anche psicologico. Per questo è importante che ci sia un buon lavoro di squadra con il ginecologo, perché tutto ha come unico obiettivo il benessere della mamma e del bambino. E pensiamo ai papà, che sono completamente integrati durante tutte le fasi e che recitano un ruolo di primo piano.
In sala parto una buona sinergia con l’ostetrica è importante?
È fondamentale. Innanzitutto, tra ostetrica e ginecologo e poi, soprattutto, tra ostetrica e mamma. Se il travaglio procede bene e non ci sono problemi o emergenze è l’ostetrica che assiste la donna per tutto il percorso. Che consiglia la posizione più favorevole o che asseconda le richieste della donna pur mantenendo standard di sicurezza. È sempre un gioco di squadra. Ma ci tengo a dire che non sono le ostetriche a far nascere i bambini. Sono le mamme. Non dimentichiamolo mai.
Dalla gravidanza all’allattamento ai mesi post-parto dove, a volte, possono anche addensarsi nuvoloni all’orizzonte.
Assolutamente sì. Se tutti sanno il ruolo dell’ostetrica in sala parto pochi pensano a quello nelle settimane successive. Da subito si aiuta la donna nell’allattamento ma poi tornata a casa noi restiamo disponibili per parlare con lei, per ascoltare i suoi problemi sia come mamma che come donna. L’ascolto è importante perché a volte l’arrivo di un bimbo sconvolge gli equilibri di una coppia, di una famiglia. E non sempre c’è la voglia o la possibilità di confidarsi con un’amica o una parente. Mentre l’ostetrica ti conosce, sono mesi che ti ascolta e che è entrata in connessione con te, con la tua anima. Io ho mamme che ancora oggi mi mandano le foto dei figli che compiono gli anni, anche foto di 18esimi!
Come scegliere l’ostetrica, quando scatta il “colpo di fulmine”?
In Mater Dei General Hospital sono tante le occasioni che ha una donna per conoscere tutta
l’équipe di ostetricia. Dai corsi preparto, alle visite del reparto, ecc. Noi siamo sempre a disposizione per incontrare le donne, per parlare, per dare un consiglio o anche solo per far conoscere la struttura e per presentarci. Perché è vero, è un ‘colpo di fulmine’ la donna deve sentirsi a proprio agio e in sintonia. Come quando si sceglie un compagno di viaggio.
Claudia Spagnolo
Capo ostetrica al Mater Dei General Hospital