Prevenzione urologica e andrologica: Uomini, non abbassate la guardia
Tutti gli uomini lo sanno che la prevenzione urologica e andrologica sono importanti; eppure, troppo spesso la rimandano. Infatti, nonostante negli ultimi anni, la consapevolezza rispetto all’importanza di monitorare e prevenire malattie dell’apparato genitale e urinario maschile sia cresciuta, rimangono ancora molti ostacoli culturali e psicologici da superare. Spesso, infatti, gli uomini tendono a sottovalutare i sintomi o evitano controlli periodici per paura o imbarazzo. Tuttavia, effettuare regolari visite di prevenzione urologica e andrologica è essenziale per la diagnosi precoce di patologie. Ipertrofia prostatica benigna, prostatite, cancro alla prostata ma anche varicocele, disfunzione erettile: sono solo alcune delle patologie che grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce – urologica e andrologica – è importante intercettare per tempo. Ne parliamo con Danilo Dini, urologo del Mater Dei General Hospital.
Prevenzione urologica e andrologica. Quali sono gli ‘appuntamenti’ da non perdere e gli esami di routine da fare?
Dai 50 anni in poi la visita urologica insieme all’esame del sangue per il dosaggio del PSA sono il punto iniziale per un check urologico. Se c’è una familiarità, soprattutto per quanto riguarda il tumore alla prostata, è meglio anticipare di 5-6 anni. Mentre per la prevenzione andrologica non ci sono indicazioni precise perché non c’è un’età in cui è necessaria farla.
Di solito si prenota una visita specialistica quando si hanno dei disturbi. Ritengo, però, utile consigliare una visita andrologica precoce agli uomini tra i 20 e i 25 anni, vista l’abolizione del servizio di leva in cui si faceva ‘prevenzione’ rilevando eventuali patologie dei testicoli o varicocele. Nel caso degli adolescenti, intorno ai 17 anni, può essere utile una visita per valutare lo sviluppo dei genitali o eventuali patologie nascoste.
Si è diffusa negli uomini la cultura della prevenzione così come nelle donne oppure c’è ancora resistenza?
Le donne continuano ad essere più attente alla loro salute ma direi che anche per gli uomini siamo sulla buona strada. La prevenzione continua ad essere un’arma vincente per determinate patologie e finalmente si parla sempre di più delle malattie urologiche maschili. A cominciare dal tumore della prostata che vediamo sempre di più in pazienti giovani o comunque in uomini che hanno 50-60 anni.
Inoltre, in ambito andrologico, la diffusione di numerosi farmaci, soprattutto per la disfunzione erettile ha fatto ‘scattare’ nell’uomo la necessità, di fronte ad un problema, di richiedere un ‘consiglio’. Un argomento fino a pochi anni fa considerato un vero e proprio tabù.
Abbiamo visto quando è bene iniziare, ma c’è un’età nella quale si può abbassare la guardia?
È bene mettere in agenda una visita urologica una volta l’anno Anche con l’arrivo dei capelli
bianchi. Ci sono patologie come l’ipertrofia prostatica benigna, tipica dell’adulto-anziano, che comporta disturbi che influiscono pesantemente sulla qualità di vita.
Danilo Dini
Urologo
Mater Dei General Hospital