Risonanza magnetica e tomografia computerizzata: quando l’innovazione è al servizio della salute
Nel campo della medicina moderna, la diagnostica per immagini riveste un ruolo fondamentale per la prevenzione, la diagnosi e il monitoraggio di numerose patologie. Tra le tecniche più utilizzate e innovative si trovano la risonanza magnetica (RM) e la tomografia computerizzata (TC), entrambe hanno migliorato significativamente la capacità di rilevare malattie in stadi precoci. Tecnologie sempre più avanzate che suscitano nei pazienti sempre molti interrogativi.
Qual è la differenza tra la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RM) e in quali casi è indicata la prima e in quali la seconda?
La tomografia computerizzata e la risonanza magnetica si differenziano sostanzialmente per il modo diverso di ottenere le immagini diagnostiche. Spesso sono simili o sovrapponibili. Trovano utilizzo diverso a seconda della regione anatomica che vogliamo studiare. Nell’encefalo, per esempio, si usa per lo più la risonanza magnetica e lo stesso vale per le articolazioni, come il ginocchio e la spalla e anche per la colonna. Invece, per il torace, si usa soltanto la tomografia computerizzata. Nell’addome tutte le patologie possono essere studiate indifferentemente con la tomografia computerizzata o con la risonanza magnetica. Sarà il medico a decidere qual è la migliore tecnica caso per caso.
Con le apparecchiature attuali la risoluzione spaziale è sovrapponibile. Molto superiore a quella che avevamo qualche anno fa sia con la risonanza magnetica che con la tomografia computerizzata. Ripeto occorre affidarsi al medico o, meglio ancora, al Radiologo che è esperto e potrà indirizzare alla tecnica migliore.
È il paziente che sceglie se fare la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica?
Assolutamente no! Il paziente deve consultarsi per prima cosa con il medico non il contrario. Anzi, devo dire che è indispensabile avere la prescrizione del medico per l’esecuzione dell’esame. Se non c’è la prescrizione è il radiologo al momento dell’esame che prescrive e conferma se fare la risonanza magnetica o la tomografia computerizzata. Ricordiamoci che la tomografia computerizzata usa raggi ionizzanti, quindi, è una tecnica da usare sempre con massima cautela. Bisogna evitare ogni esame inutile. Le apparecchiature attuali sono caratterizzate dall’impiego di radiazioni controllate, che non fanno danni. Ma occorre sempre trovare l’indicazione giusta. In questo le persone più adeguate a fornire le informazioni più adatte sono i radiologi.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale in che modo è di supporto al medico?
L’intelligenza artificiale, in questo momento, non è tanto di supporto al medico quanto è di supporto alle apparecchiature. Tutte le nostre apparecchiature più moderne usano, per ottimizzare l’impiego delle varie tecniche diagnostiche, l’intelligenza artificiale. Nella risonanza magnetica, ad esempio, viene usata per velocizzare l’esame e per scegliere la sequenza più idonea per quel tipo di patologia che stiamo studiando. Anche nella tomografia computerizzata si sta sempre più diffondendo l’impiego dell’intelligenza artificiale nel gestire i software di acquisizione delle immagini. In futuro avremo dei software che ci aiuteranno nella diagnosi. Si parla già di sistemi di intelligenza artificiale per ausilio alla diagnosi delle fratture e di piccoli noduli polmonari. Sicuramente avremo anche altre applicazioni che consenti ranno al Radiologo di lavorare più serenamente, evitando errori diagnostici. E in un futuro ancora più in là, forse, il ruolo del Radiologo sarà sostituito dall’intelligenza artificiale. Io in realtà credo che il ruolo del radiologo clinico sia anche quello di affiancarsi al medico nella diagnosi, creando una collaborazione proficua, anche ai fini dell’indirizzo terapeutico.
Credo e spero che questo scenario di cui si parla tanto sia più lontano possibile o non sia
realizzabile. Nella realtà noi siamo in contatto continuo con i clinici. Questo contatto e scambio professionale non può essere sostituito dalla intelligenza artificiale.
Paolo Pavone
Responsabile del servizio di radiologia del Mater Dei General Hospital